Il progetto Opera Factory, ideato dal regista Francesco Micheli, s’inserisce nell’ambito di NovOpera Centro italiano di ricerca e sperimentazione sul teatro musicale e coreutico, promosso a partire dal 2013 da Fondazione Arena di Verona in collaborazione con Verona Accademia per l’Opera italiana. Partner di progetto anche As.Li.Co. e la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.
L’obiettivo prevede la creazione di format originali di nuove opere, per attrarre e formare un nuovo pubblico di giovani, appassionati e addetti ai lavori. In questo primo anno Opera Factory ha articolato il suo percorso di ricerca sull’arte di Giuseppe Verdi, rileggendone la teatralità attraverso il legame con i testi ed i soggetti di William Shakespeare. Da qui è nato Verdi e Shakespeare in progress, che ha portato alla creazione di quattro nuove produzioni di teatro musicale da camera: DROPBOXVERDI-TRILOGIA POPOLARE, MR.MACBETH, OTHELLOSEXMACHINE e FALSTAFF A PEZZI/LA SIT-OPERA, ad opera di artisti delle ultime generazioni e di varie nazionalità, che si avviano ai mestieri del teatro, riuniti per sperimentare le strutture e gli stilemi della tradizione, realizzando spettacoli a “formato ridotto” e rinnovati nelle forme.
Al progetto hanno partecipato 22 giovani ricercatori internazionali, provenienti da Italia, Israele, Germania, Russia e Spagna costituiti in 4 gruppi, ognuno dei quali formato da un drammaturgo, un compositore, un regista, uno scenografo ed un costumista.
Una comunità creativa, seguita e stimolata da alcuni dei più significativi artisti della scena italiana, che per l’occasione hanno indossato i panni di maestri-tutor, addetti alle specifiche discipline: Giorgio Battistelli e Ivan Fedele per i compositori, Daniele Abbado e Francesco Micheli per i registi, Edoardo Sanchi per gli scenografi, Carla Teti per i costumisti, Vincenzo De Vivo per i librettisti, Giancarlo Cauteruccio per le nuove tecnologie.
Il periodo di ricerca è durato un intero anno e si è sviluppato a partire dai titoli verdiani che traggono ispirazione dai testi di Shakespeare: Otello, Macbeth e Falstaff. Il quarto lavoro invece ha voluto unire opera e teatro di narrazione, cogliendo il filo rosso che lega i tre capolavori della “trilogia popolare” - Rigoletto, Il Trovatore, La Traviata - in cartellone per il Festival del Centenario dell’Arena di Verona. La fase successiva, il laboratorio-studio del progetto, si è concentrata sulla conoscenza degli elementi che fondano i 4 progetti, per dare vita a creazioni al passo con i nostri tempi «post-atomici e globalizzati».